Alle ore 9 del primo febbraio in TV su Netflix

Dal primo ottobre è sulla rete mondiale di Netflix E’ tornato Gunther, il cane più ricco del mondo

Gunther, il pastore tedesco che dall’ultimo decennio del secolo scorso fa parlare di sé per la sua ricchezza e la sua straordinaria originalità, trascorsi lunghi periodi nelle sue ville in Italia e negli Stati Uniti, è tornato ad occupare le prime pagine dei giornali per l’ultimo evento che lo riguarda da vicino.

Ormai è diventato un divo della televisione. Il nostro cane dal primo febbraio è il protagonista assoluto di una serie televisiva girata per la catena mondiale Netflix, negli Stati Uniti e in Italia, e riempie il teleschermo con la sua fantastica ricchezza: un’eredità di 400 milioni di dollari che hanno scatenato la fantasia di milioni di spettatori.

E accanto a lui, come ormai tutti lo sanno, c’è sempre il dottor Maurizio Mian, il responsabile della Fondazione aperta a nome del cane, un Trust che amministra la sua ingente eredità e impiega i suoi fondi.

 

La mission di Gunther creare felicità e benessere

E’ questo in effetti il grande segreto di Gunther: la sua mission.

Da anni Maurizio Mian impegna il Trust in diverse iniziative sociali e culturali legate all’interpretazione e alla soddisfazione delle richieste obbligatorie ben espresse chiaramente nel lascito testamentario della contessa Carlotta Liebenstein, col quale la nobildonna volle devolvere il suo patrimonio al cane.

Maurizio ha usato quel danaro per nobili scopi, impegnando il trust nella ricerca scientifica, nella cultura, nelle arti e nello sport.

Dice Maurizio Mian: “Io non voglio fare beneficienza fine a sé stessa, ma grazie al patrimonio lasciato a Gunther stimolo i giovani a impegnarsi per affermarsi e creare ricchezza che non è il male, ma il mezzo per progredire e raggiungere il benessere fisico e mentale. Questa è il succo della nostra ricerca per la felicità e il successo della quale parliamo da tempo. L’imperativo e il fine della nostra ricerca per è di dar vita ad una società libera, felice, di giovani intelligenti, impegnati nei campi a loro più consoni. Giovani protagonisti che grazie alla loro intelligenza, alle loro doti naturali opportunamente stimolate e portate alla luce coi protocolli di Gunther, potranno accrescere la loro ricchezza e praticare una vita piena. Una ricerca la nostra che si estende anche ai rapporti sociali e famigliari. Vogliamo affermare una nuova società disinibita e generosa, dove ad esempio i nuovi nati saranno figli di tutti i genitori e costoro saranno padri e madri di tutti i figli.”

Ormai è diventato un divo della televisione. Il nostro cane dal primo febbraio è il protagonista assoluto di una serie televisiva girata per la catena mondiale Netflix, negli Stati Uniti e in Italia, e riempie il teleschermo con la sua fantastica ricchezza: un’eredità di 400 milioni di dollari che hanno scatenato la fantasia di milioni di spettatori.

E accanto a lui, come ormai tutti lo sanno, c’è sempre il dottor Maurizio Mian, il responsabile della Fondazione aperta a nome del cane, un Trust che amministra la sua ingente eredità e impiega i suoi fondi.